Sulla Quinta Strada di New York è andata in scena la collezione che sta facendo tremare le fashion victim di tutto il mondo. Lo show? Un eccesso colorato di lusso democratico.
Dove se non a New York si poteva svolgere l'attesissima sfilata della collezione Lanvin for H&M? Ieri sera, nella hall del mitico Hotel Pierre, sulla Quinta Strada davanti a Central Park, è andato in scena lo show più democratico della storia dell'haute couture. Democartico non solo per i prezzi degli abiti, ma anche per l'organizzazione della sfilata che ha scelto di non avantaggiare i soliti vip ma si è basata sul criterio del "chi primo arriva meglio alloggia". Niente bizze da celebrities, quindi: Sofia Coppola è entrata diligentemente insieme al blogger Bryan Boymentre l'attrice Andie MacDowell, cronicamente in ritardo, è giunta per ultima.
L'atmosfera? Rigorosamente anni Cinquanta, con una selva di cristalli che ha accolto gli ospiti sulle note di musica jazz suonata dal vivo. La passerella ha visto un trionfo di glamour eccessivo e ironico (si tratta dei modelli in vendita ma personalizzati per l'occasione) con Anna Dello Russo, fashion editor di Vogue Japan e icona della moda, come unica guest star. Uno spettacolo di fashion burlesque che rispecchia l'estetica di Alber Elbaz (come sempre, apparso con l'immancabile mega-papillon), osannato nella sua uscita trionfale come il Dio dell'haute couture finalmente accessibile. Alla fine della sfilata, è arrivato il momento più atteso: l'anteprima di vendita dei capi Lanvin per H&M, con gli ospiti che spalla-spalla, ma in file ordinate, hanno avuto accesso al paradiso del lusso abbordabile. Tra spalle meringa, gilet-pellicciotti e arcobaleni di colori, consola scoprire che anche i vip si fanno prendere dalla frenesia dello shopping fast-fashion. Il bollettino della serata ci è stato raccontato dal direttore di Velvet, Michela Gattermayer: strattonamenti per le giacche da smoking, spinte per gli abiti monospalla gialli e corse per le T-shirt icona. Le migliori performance, a sopresa, non sono arrivate dalle redattrci di moda ma da distinte signore totalmente agghindante Lanvin. Niente di nuovo per Elbaz che, avvistato accomodato e sornione, sussurrava in disparte: "era quello che volevo!". Sembra, infatti, che questo fosse il suo scopo principale.
foto della sfilata di New York

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